Recupero Schema Motorio

Recupero Schema Motorio

Gli schemi motori di base sono gli elementi fondamentali del movimento, sono così chiamati perché sono movimenti naturali per la specie umana; vengono appresi attraverso l’esperienza durante lo sviluppo e diventano patrimonio per la costruzione di future abilità motorie.

Sono classificati in: Camminare, Correre, Rotolare, Saltare, Arrampicarsi, Lanciare e Afferrare.

Lo schema motorio è una sequenza ordinata e coordinata di movimenti che al momento opportuno vengono evocati e verificati nella correttezza della sequenza e dell’entità dal cervelletto affinché un’azione motoria complessa possa svolgersi correttamente.

La presenza di questo meccanismo rende ragione di come sia possibile eseguire in tempi brevissimi e correttamente azioni motorie estremamente complesse, acquisite in precedenza.

La possibilità di acquisizione di nuove sequenze o schemi motori così come la possibilità di migliorarne (allenandola) l’efficienza e l’efficacia è un fattore cruciale, in quanto ripetendo correttamente un’azione motoria complessa come per esempio l’esecuzione di un esercizio sarà possibile migliorare costantemente eseguendo l’azione desiderata in maniera sicura ed efficiente.

La fase dove avviene in prevalenza l’acquisizione degli schemi motori è quella pre-puberale, risulta quindi fondamentale che in questa finestra temporale avvengano più contatti possibili (ovviamente corretti) con lo sport e l’attività fisica onde acquisire un notevole numero di schemi motori.

Inoltre, è importante che l’azione motoria venga acquisita correttamente: acquisendo in maniera scorretta o imprecisa l’intera azione o una sua parte si creerà un errore metodico e strutturato che risulta molto difficile da correggere.

Alla luce di quanto appena affermato nella didattica di un esercizio sarà opportuno seguire il seguente procedimento logico-didattico focalizzando gli aspetti favorevoli ad un corretto apprendimento:

  • Chiamare sempre l’esercizio con il suo nome corretto e assicurarsi che il cliente lo acquisisca
  • Identificare il muscolo coinvolto prima con il nome anatomico (quadricipite femorale) poi eventualmente spiegarlo con il nome comune (coscia, parte frontale)
  • Illustrare su sé stessi il muscolo interessato indicando origine, inserzione eccetera, invitando eventualmente il cliente a fare lo stesso
  • Illustrare e mostrare l’azione del muscolo (flessione, adduzione, eccetera)
  • A questo punto risulta possibile spiegare al cliente quali sono le applicazioni pratiche di quanto acquisito, anche in relazione all’attività lavorativa o ad eventuali attività ludiche (hobbies o sport) praticate, ponendo per esempio l’accento su come l’acquisizione corretta di un movimento di squat possa essere utile in tutte le attività che richiedono un sollevamento da terra di un carico.
  • Mostrare l’esecuzione dell’esercizio in tutte le sue fasi, spiegandolo fase per fase (fase positiva del movimento e respirazione associata, fase negativa e respirazione associata, fase neutra eccetera);
  • Osservare attentamente l’esecuzione della prima serie intervenendo solo in presenza di grosse inesattezze;
  • Utilizzare una strategia comunicativa a feed back positivo nella correzione, mostrarsi incoraggianti e positivi a partire da ciò che il cliente esegue correttamente
  • Seguire il cliente al termine dell’esercizio fornendo se necessario la correzione finale con il riepilogo dei punti chiave in precedenza considerati

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